giovedì 25 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
film L’INQUILINO DEL TERZO PIANO
(Le Locataire)
Roman Polański, 1976, Francia, 125 min
V.O. inglese, sottotitoli italiano
introduce Antonio Saccone - Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università degli studi di Napoli Federico II
Nato a Parigi da una famiglia polacca di religione ebraica e cresciuto a Cracovia, Roman Polański è viaggiatore del mondo e il suo cinema non può essere racchiuso dentro confini nazionali. Sfuggito alla deportazione dai campi di sterminio nazisti, da dove i suoi genitori non ritorneranno, trova nel cinema il contenitore in cui veicolare il suo dolore dando subito prova di un inquietante immaginario dove incubo e realtà si fondono e confondono, fin dai primi superbi lavori giovanili in bianco e nero. Sebbene sia anche autore di parodie e commedie grottesche, talvolta interprete dei propri film e quelli di altri registi, trova nella dimensione del thriller psicologico la sua potenza narrativa. Dopo soggiorni abbastanza sereni in Francia e nella Swinging London, giunto a Hollywood ottiene il successo internazionale con Rosemary's baby, tuttavia la sua vita è destinata a essere ancora segnata da eventi tragici e scandali. Nel 1969 Sharon Tate, in stato interessante, viene assassinata a Beverly Hills per mano di Charles Manson. Polański continua a esorcizzare quanto accade attraverso il mezzo cinematografico e reinterpreta il lutto e la perdita della moglie e del figlio che portava in grembo: ritornato a Parigi, gira nel 1976 L'inquilino del terzo piano, tratto dal romanzo neo-surrealista di Roland Topor Le Locataire Chimerique. In questo thriller dai molti livelli interpretativi, il regista indaga tra i piani della realtà e dell'allucinazione, dove l'io e l'altro da sé sono sdoppiati in giochi di specchi e ombre e quanto emerge dal subconscio, tra paura e irrazionalità, è sobillato dalle voci di dentro.
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