martedì 27 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
GIORDANO BRUNO
regia Giuliano Montaldo
Italia – 1973 - Colore - 123 min.
Introduce Raffaele Lucariello, filosofo e docente di filosofia
Nell'opera cinematografica di Giuliano Montaldo, un eccezionale Gian Maria Volontè indossa il saio monastico di Giordano Bruno, e, assieme, l’offesa del bavaglio censorio imposto dal tribunale del Sant’Uffizio, nell’ora in cui il filosofo domenicano fu arso vivo per eresia sul patibolo romano di Campo de’ Fiori. Ancora oggi su quella stessa piazza, tra la cosmopolita folla dei ragazzi che si danno incontro ai piedi del monumento a lui dedicato, si erge a simboleggiare ogni libertà di pensiero - inviolabile poiché inscindibile dalla dignità umana - quando è soffocata dall’arroganza violenta del potere, sia esso temporale o spirituale.
Ideatore di un pensiero umanistico che vedeva nell’operato della Natura i segni dell’ordine superiore dell’Ente Creatore, al momento del processo non trovò sostegno nell’élite culturale tardo-cinquecentesca, (seppure impressionata per la vastità e la profonda intuizione delle istanze bruniane). Quella del filosofo nolano era una raffinatissima visione antidogmatica, in cui il concetto di Sacro si fondeva con quello di Infinito, riconoscendo nell’interconnessione tra ogni particella del creato la manifestazione del divino, di cui indagava gli aspetti più magici e segreti. La Ragione è dell’Uomo, di colui che, col furore dettato dalla vocazione motivante, è in grado di trascendere oltre le sfere del sociale e del politico; essa è riflessa nella sublimazione della Natura che rivela il disegno superiore della creazione, dunque conforme alla vera immagine di Dio, immanente nella sua infinitezza.
Dal macrocosmo al microcosmo, la manifestazione di ogni fenomeno esistente è parte costitutiva dell’Universale in divenire, che possiede in modo innato e dinamico la coscienza divina di Puro Amore, qualità primigenia infusa in infiniti mondi possibili e in qualsiasi forma esistente, dagli angelici astri all’atomo, sostanza elementale alla base dei costituenti alchemici, particole preesistenti alla forma assunta dalla materia. Profondamente classico ed estimatore delle teorie copernicane e neo-platoniche, avversatore della religione storica, la sua concezione umanistica comprende nei suoi lavori lo studio della matematica e dell’astronomia, della scienza cabalistica ed alchemica, e risale al senso della vita, in tutte le sue espressioni, precorrendo con le sue ipotesi l’esistenza del bosone di Higgs, la Particella di Dio.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
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[i biglietti prenotati saranno acquistati ad apertura del botteghino, la sera stessa dell'evento]