lunedì 18 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
IL RE MUORE
Laura Angiulli - 2019 - Italia - Colore - 78 min.
introduce Annamaria Cimitile, letteratura inglese, Università degli Studi di Napoli L'Orientale
Il film prende origine dall’opera RICCARDO II di William Shakespeare, ampiamente percorsa dall’autrice-regista con itinerario di appassionato approfondimento. D’altra parte al repertorio shakespeariano, e più ampiamente al teatro elisabettiano, l’autrice ha dedicato anni di studio e lavoro per la messinscena, con affinamento di riflessione e esperienza su quel mondo e quelle figure che, nel complessivo della narrazione drammaturgica, rappresentano il più prezioso e denso patrimonio letterario di riferimento umanistico concesso all’Occidente. Il meraviglioso fluire della scrittura - che non di rado tocca i vertici alti della poesia - la complessità degli impianti sottesi allo sviluppo narrativo delle singole opere, il cesello dei personaggi e l’universalità dei temi proposti al di là della ristrettezza di tempi e luoghi, ma piuttosto in una prospettiva meta-temporale, fanno di questo repertorio una straordinaria, insostituibile lente d’ingrandimento anche per la messa a fuoco del tempo presente.
Il film trae le mosse dal dramma shakespeariano Riccardo II, ma se ne appropria con autonoma capacità di elaborazione, pur conservandone nelle linee generali la trama e brani del testo, questi ultimi trattati nell’essenza, con scelta linguistica rispettosa, nella traduzione, dell’originalità poetica di provenienza.
La politica è arte di conquista, soprattutto arte di conservazione del potere, ma Il mondo è soggetto a sconvolgimenti non dissimili da quelli che solitamente produce un uragano: come l’ordine della natura è minaccioso negli accadimenti a venire, così è spietato l’ordine della storia, e spaventose sono le passioni che affondano nel cuore dell’uomo. Riccardo è figura di straordinari squarci poetici, sensibile raffinato intelligente, ma poco incline al mestiere di re; è incapace di cogliere gli umori del mondo intorno, di pesare il senso concreto delle cose e degli eventi, di reggere alla forza sovrumana del potere. Egli perde il contatto con la realtà, viene travolto dallo sviluppo degli avvenimenti , passa di sconfitta in sconfitta fino alla perdita del trono; solo allora, nella solitudine della reclusione ritrova se stesso, traccia la mappa del proprio fallimento, e tocca pensieri di tutta profondità intorno all’inconsistenza dell’essere.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
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[i biglietti prenotati saranno acquistati ad apertura del botteghino, la sera stessa dell'evento]