martedì 19 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
IL SETTIMO SIGILLO (Det sjunde inseglet)
Ingmar Bergman – 1957 – Svezia – B/N - 96 min.
v.o. svedese, sottotitoli italiano
introduce Stefano Manferlotti, anglista, Università degli Studi di Napoli Federico II
La cinematografia scandinava del ‘900 trova con Ingmar Bergman la più matura espressione, che si sviluppa a partire dall’impronta drammaturgica di August Strindberg. E non potrebbe essere altrimenti. Il giovane Bergman - insofferente al rigore luterano della disciplina paterna – muove i primi passi nel cinema collaborando con Alf Sjoberg, massimo regista di teatro e padre fondatore del primo cinema svedese, e conosce intimamente le contraddizioni di una società divisa tra morale e natura. Ne Il Settimo Sigillo, vincitore del Premio Speciale della Giuria al decimo Festival di Cannes, la sua critica è pacata e implacabile e si gioca su una scacchiera che è la metafora della parabola della Vita, che sfida e disquisisce con la Morte alla ricerca di vie di salvezza impossibili. La psicanalisi in un maestoso bianco e nero, tra allegoria e vanitas, pone il film in stretta relazione con la poetica post-surrealista e anti-cattolica di Luis Buñuel de L’Angelo Sterminatore, nella percezione poetica di un’umanità che non può eludere il giogo del destino, poiché tutti sono pedine e attori nella grande messinscena universale. L’Uomo Naturale, il filosofo, in veste di cavaliere errante, indaga tra le vanità del mondo per comprendere il mistero del giudizio divino - incomprensibile per definizione, poiché ultra-umano - dove il senso della verità è rinchiuso nella morsa apocalittica di una morale religiosa che spaventa invece di consolare e che, solo grazie alla misericordia, potrebbe indicare una via di salvezza.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
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[i biglietti prenotati saranno acquistati ad apertura del botteghino, la sera stessa dell'evento]