martedì 16 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
cortometraggio UNA BUCOLICA MESSINSCENA
regia, fotografia e montaggio Giovanni Circelli, commento
musicale Francesco Distefano, 2024, Italia, 3 min
Già noto per Il proiezionista - corto dedicato alla figura di Alberto Bruno, pioniere del mestiere e appassionato amante del mondo della celluloide - il regista Giovanni Circelli ritorna sugli schermi con il suo ultimo lavoro, Una bucolica messa in scena, raccolta di tre brevissimi cortometraggi inediti, accompagnati dal commento musicale di Francesco Distefano. Non vola una mosca è un omaggio a una narrazione unica nel suo genere, un intermezzo comico mimico, peculiare della commedia dell'arte. Franco, detto sciò sciò è uno zanni che sogna di mangiare tutto e alla fine si gusta una mosca. La pallonata vede un curioso Pasqualino, conosciuto comunemente come il "tagliatore di cuoio", intento a spiare il pallone in cuoio dal buco della serratura. Muto come un pesce vede come attori protagonisti una coppia di polpi che si trova a una scelta particolarmente significativa; trovare una via di fuga, oppure finire stesi su una bilancia.
film L'UOMO CHE RIDE
(The Man Who Laughs)
Paul Leni, 1928, USA, 110 min
introduce Alberto Castellano - saggista e critico cinematografico
Il film L'Uomo che ride, dal romanzo di Victor Hugo, è un dramma che contiene già il germe delle formule costitutive di futuri generi cinematografici d'azione e la mancanza del sonoro non impedisce al flusso narrativo l'agevole conduzione attraverso il dramma, fino all'epilogo. Il regista e scenografo Paul Leni, esponente delle avanguardie artistiche tedesche, nato in Germania nel 1885 e morto a 44 anni nel 1929, incardina nel cinema statunitense la formula espressionista di Weimar e crea un filone che possiamo ricondurre ai giorni nostri, per la fluidità narrativa del drama d'azione, per il dinamismo del montaggio, per la forza delle inquadrature e, non ultima, l'intensità drammatica dei protagonisti. La storia si svolge in un lungo arco temporale, e racconta di un nobile fanciullo, Gwynplaine, che salva una neonata cieca, la dolce Dea mentre sta fuggendo dai rapitori che gli hanno tagliato la bocca fino alle guance. Per pietà Ursus, un artista girovago che vive su un carrozzone in compagnia di un cane, li prende con sè. A differenza del romanzo, il caos causato dall'ingiustizia ha infine termine e si giunge al risarcimento del male patito dal fanciullo sfigurato, divenuto uomo che si esibisce in un circo, il cui volto, maschera e icona, può essere ravvisato nel cinema attuale nel ghigno beffardo di Joker.
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