martedì 20 luglio ore 20.30 - VILLA PIGNATELLI
L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA (The Man Who Fell to Earth)
regia Nicholas Roeg
UK - 1976 - Colore – 138 min.
Introduce Giovanni Maffei, docente di Letteratura iItaliana contemporanea, presso l'Università Federico II di Napoli
La fantascienza si compone tra visione scientifica e campo creativo dell’immaginazione ed è un genere cinematografico e letterario che felicemente si presta a simboleggiare le urgenze filosofiche e etiche dell’umanità. Nel cercare di interpretarne le utopie, spesso precorre i tempi e pone nuove prospettive, con ipotesi fantasiose e lungimiranti, a quesiti senza tempo. I temi che apre sono archetipici: istanze topiche quali il rapporto tra la natura e l’uomo, la sopraffazione e le paure ancestrali, la coscienza etica e la relazione tra l’uomo e il divino, si animano nell’ipotesi posta dalla narrazione Sci-Fi.
Nel periodo in cui Nicholas Roeg ingaggia Bowie nel ruolo del protagonista - si è nel 1975-, i primi rudimentali computer erano da poco in vendita, ma non lo erano nel 1964, anno del romanzo, quando il personal computer era ben lungi dall’essere stato inventato ed il mondo era ancora un luogo totalmente analogico. Il film mostra un individuo strano e dai modi delicati che si aggira tra le strade New York e nella provincia americana: da dove verrà quello sconosciuto dall’aspetto efebico, che porta con sé brevetti tecnologici rivoluzionari e mai visti prima?
Ne L’Uomo che Cadde sulla Terra, adattamento cinematografico del romanzo omonimo di Walter Tevis, è la visione dello straniero, l’alieno per antonomasia, che è enfatizzata; ecco comparire dal nulla uno straniero, “l’altro da noi” proveniente da un futuro cupo e riarso, quale monito e specchio per tutti i popoli di infiniti mondi, pianeta Terra compreso. Da qui, l’ingrata barbarie del popolo terrestre che, nei panni del villain, distrugge l’intruso pseudo-umano - più prossimo al divino mitologico - riportandoci alla brutalità inquisitoria della bestia umana.
E non sarà per caso che tocchi proprio al compianto David Bowie interpretare le ragioni dell’ascetico argonauta errante, Thomas Jerome Newton, angelo caduto proveniente da altri mondi, avendo già indossato - primo della galassia del british-rock e stretto in tutine attillate - gli stranianti addii di Major Tom, in orbita attorno alla Luna come già l’Apollo 11, e le cause di Ziggy Stardust e dei suoi ragni marziani.
PRENOTAZIONE CONSIGLIATA
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[i biglietti prenotati saranno acquistati ad apertura del botteghino, la sera stessa dell'evento]